Secondo il rapporto «Qualità dell’aria in Europa 2016», diffuso dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), 467 mila morti premature all’anno in Europa sono imputabili allo smog. Respiriamo ogni giorno sostanze nocive per il nostro organismo e tossiche, in special modo, per l’apparato respiratorio: particolato fine, biossido di azoto, ozono, i più temibili. Inquinanti emessi dagli scarichi delle auto, ma anche dagli impianti di riscaldamento, dalle centrali per la produzione di energia e dai processi industriali.
L’allarme smog, che interessa le città di tutto il mondo, ha convinto l’azienda francese Wair a progettare una sciarpa in grado di filtrare le sostanze nocive presenti nell’aria che respiriamo. Con il supporto di alcuni tecnici, l’idea avuta nel 2014 da Caroline Van Renterghem, in seguito a problemi respiratori dovuti al picco di inquinamento che ha colpito Parigi nello stesso anno, si è concretizzata.
La sciarpa antismog Wair contiene una maschera, creata in collaborazione con l’agenzia Pulse & Pulpe, formata da due filtri che riescono a catturare fino al 99% delle sostanze inquinanti. Per garantire comfort e vestibilità e adattarsi ad ogni forma del viso, l’interno della maschera è composto da schiuma, mentre l’esterno è rivestito in pelle vegetale. I tre modelli disponibili per la sciarpa Wair, tutti in tessuto di cotone biologico o in poliestere riciclato, sono personalizzabili con varie fantasie e colori.
Destinata a pedoni, ciclisti e motociclisti, oltre a permettere loro di respirare un’aria più pulita, suggerisce anche i percorsi urbani meno inquinati. L’applicazione per smartphone Sup’airman by Wair collegata alla sciarpa, infatti, attraverso il meccanismo di geolocalizzazione, raccoglie le informazioni relative al tasso di inquinamento della zona percorsa e avverte l’utente nel momento in cui è necessario indossare la sciarpa o sostituire il filtro.
Quest’accessorio, moderno ed ecologico, è ordinabile online sulla piattaforma di crowdfunding Ulule.
Credits: lifegate.it, ulule.it